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Flammkuchen d’autunno

La mia Re-Cake 2.0 di Novembre è pronta, l’ho appena sfornata e profuma di zucca e nocciole. Un mood autunnale per la buonissima Flammkuchen!

Che tuffo al cuore quando Alessandra (www.lacucinadiziaale.it), Alice (www.sinceramentealice.com) e Giulia (www.giuliaantonini.it) mi hanno detto che avremmo dovuto scaldare il forno per preparare la buonissima pizza alsaziana! Di questo amore al primo assaggio vi avevo già raccontato qui …di quando, durante un romantico aperitivo al tramonto sul canale di Colmar, mangiai per la prima volta questa specialità francese e tedesca.

Una specie di pizza stesa sottilissima, ricoperta con una crema a base di panna acida, di forma ovale o rettangolare, con un bordo molto crunchy, cotta in forno a temperatura molto alta e da mangiare rigorosamente con le mani!

La ricetta tradizionale prevede l’utilizzo di cipolle stufate e pancetta sulla base di creme fraîche ed erbette, ma io che adoro sperimentare, l’ho rivisitata con grande successo. Ho mantenuto l’impasto classico (leggermente lievitato), ma dato che siamo a Novembre… zucca e nocciole sulla crema alla robiola e poi petali di speck, foglioline di maggiorana fresca e scorzette di limone!

Di questa tarte (alla francese flambée) è curiosa l’origine dato che è nata, per caso, nelle campagne in Alsazia oltre un secolo fa, come strumento per verificare la temperatura dei forni a legna dove cuocere il pane. Questa base di impasto steso molto sottile, funzionava come una specie di termometro, veniva cotta a fiamma viva e appena era dorata, croccante e non bruciata significava che era il momento di infornare. Piuttosto che gettarla via, veniva condita con quello che c’era e poi messa a tavola, tagliata, arrotolata e mangiata con le mani. Da quel momento di festa, la Flammkuchen è diventata un piatto popolare!

Sia nella versione salata con formaggi, salumi e verdure sia nella versione dolce con mele e vaniglia o con pere e cioccolato o anche con miele e ricotta… questa pizza d’oltralpe è facile da preparare, ha una cottura veloce ed è originale da servire per un aperitivo.

Solo a guardarla mi viene l’acquolina… e mentre scorro le foto della mia vacanza in Alsazia mi ricordo del suo profumo, di quell’atmosfera, di quel brusio di voci cantilenanti, della luce dei lampioni sul canale e del venticello…  

Flammkuchen d'autunno

Flammkuchen d’autunno La mia Re-Cake 2.0 di Novembre è pronta, l’ho appena sfornata e profuma di zucca e nocciole. Un mood autunnale per la buonissima Flammkuchen! Che tuffo al cuore quando Alessandra (www.lacucinadiziaale.it), Alice (www.sinceramentealice.com) e Giulia (www.giuliaantonini.it) mi hanno detto che avremmo dovuto scaldare il forno per preparare la buonissima pizza alsaziana! Di questo amore al primo assaggio vi avevo già raccontato qui …di quando, durante un romantico aperitivo al tramonto sul canale di Colmar, mangiai per la prima volta questa specialità francese e tedesca. Una specie di pizza stesa sottilissima, ricoperta con una crema a base di panna acida, di forma ovale o rettangolare, con un bordo molto crunchy, cotta in forno a temperatura molto alta e da mangiare rigorosamente con le mani! La ricetta tradizionale prevede l’utilizzo di cipolle stufate e pancetta sulla base di creme fraîche ed erbette, ma io che adoro sperimentare, l’ho rivisitata con grande successo. Ho mantenuto l’impasto classico (leggermente lievitato), ma dato che siamo a Novembre… zucca e nocciole sulla crema alla robiola e poi petali di speck, foglioline di maggiorana fresca e scorzette di limone! Di questa tarte (alla francese flambée) è curiosa l’origine dato che è nata, per caso, nelle campagne in Alsazia oltre un secolo fa, come strumento per verificare la temperatura dei forni a legna dove cuocere il pane. Questa base di impasto steso molto sottile, funzionava come una specie di termometro, veniva cotta a fiamma viva e appena era dorata, croccante e non bruciata significava che era il momento di infornare. Piuttosto che gettarla via, veniva condita con quello che c’era e poi messa a tavola, tagliata, arrotolata e mangiata con le mani. Da quel momento di festa, la Flammkuchen è diventata un piatto popolare! Sia nella versione salata con formaggi, salumi e verdure sia nella versione dolce con mele e vaniglia o con pere e cioccolato o anche con miele e ricotta… questa pizza d’oltralpe è facile da preparare, ha una cottura veloce ed è originale da servire per un aperitivo. Solo a guardarla mi viene l’acquolina… e mentre scorro le foto della mia vacanza in Alsazia mi ricordo del suo profumo, di quell’atmosfera, di quel brusio di voci cantilenanti, della luce dei lampioni sul canale e del venticello…   Stampa
Porzioni: 8 Tempo di preparazione: Tempo di cottura:
Nutrition facts: calories fat
Voto 5.0/5
( 1 voto/i )

INGREDIENTI

Per l’impasto

  • 500g di farina tipo 0
  • 5g di lievito di birra fresco
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 250ml di acqua tiepida
  • 25g di burro morbido (a temperatura ambiente e non fuso!) oppure 25g di olio evo
  • 3g di sale

Per condire 2 tarte grandi e 2 mini

  • 500g di crème fraîche (io l’ho preparata con 300g di yogurt greco + 200ml di panna da cucina + 1 cucchiaio di succo di limone)
  • 200g di robiola
  • 500g di zucca
  • 80g di speck
  • 80g di nocciole tritate grossolanamente
  • 40g di grana grattugiato
  • foglioline di maggiorana fresca qb
  • olio evo peperoncino sale e pepe nero qb

ISTRUZIONI

  1. Sciogliete il lievito in 50ml di acqua tiepida prelevata dal totale insieme a un cucchiaino di zucchero.
  2. Versate nella bowl del KitchenAid la farina, aggiungete il lievito disciolto e iniziate ad impastare con il gancio a velocità medio bassa, aggiungete l’acqua rimanente a poco a poco, aumentate la velocità e impastate fino ad ottenere una palla di impasto compatta.
  3. Unitevi adesso il burro morbido a piccoli tocchetti e fatelo incorporare bene. Quindi aggiungete il sale e continuate ad impastare finché l’impasto diventa liscio e morbido.
  4. Coprite con un telo e fate riposare per 1 ora e più (comunque fino al raddoppio).
  5. Nel frattempo preparate la crème fraîche: mescolate in una ciotola lo yogurt con la panna e il succo di limone, mettete in frigo a riposare, coperta da pellicola, per circa un’ora ( io l’ho preparata il giorno prima per avere un sapore più acido). Appena prima di utilizzarla mescolatevi la robiola.
  6. Preparate il ragù di zucca: pulite la zucca, tagliatela a dadini molto piccoli e saltateli in una padella con un filo d’olio e peperoncino.
  7. Aggiungete alcune foglioline di maggiorana e fate rosolare finché non saranno ben dorati all’esterno, ma ancora croccanti (finiranno la cottura in forno). Salate a cottura ultimata e spolverate con pepe nero. Spegnete e tenete da parte
  8. Tagliate lo speck a striscioline e tagliate a pezzi grossolani le nocciole. Tenete da parte.
  9. Appena la pasta è pronta trasferitela su un piano infarinato e dividetela in tre parti e poi una di queste in due: otterrete due tarte grandi e due più piccole.
  10. Stendete ciascun pezzo molto sottilmente con l’aiuto di un mattarello, trasferite su un foglio di carta forno e condite:  spalmate sul fondo abbondante creme fraîche, tenendovi fino a 1cm dal bordo, distribuite sopra i dadini di zucca alternati alle striscioline di speck, spolverate con il grana grattugiato, le nocciole tritate e completate con un filo d’olio e pepe nero.
  11. Infornate per circa10 minuti nella parte bassa del forno a 250°.
  12. Sfornatela su un tagliere e servitela ben calda con una grattugiata di scorzette di limone e foglioline di maggiorana.
  13. Mangiatela rigorosamente con le mani, solo così potete gustarla come dei veri alsaziani.

Bon appétit!

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