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Nel Menfishire per il Vineyard Tour Mandrarossa

Bella gente, sole alto in cielo, cappello di paglia in testa e vento in faccia, musica, passeggiate, divertimento tra vigne e pinete, ottimo vino e buon cibo. Ecco cosa è il Vineyard Tour di Mandrarossa. Un momento magico in un posto talmente bello da sembrare surreale!
Quest’anno nel Menfishire c’ero anch’io con la mia amica giornalista Maristella Panepinto e con amori al seguito abbiamo trascorso un weekend family friendly ricco di emozioni e di allegria! Una festa in vigna, ma di quelle glam! Sapete di quelle feste che, anche se di fine estate e un po’ nostalgiche, sono di una bellezza e una forza che ti riempiono il cuore e ti propiziano per l’inverno a venire? Sapete di quei luoghi che anche a raccontarli non ne puoi rendere l’essenza così com’è? E allora l’unico modo è andarci e non mancare a questo imperdibile rendez-vous menfitano che come lo scorso anno arriva nella prima settimana di un settembre dai sentori d’inizio autunno.

Un evento made in Sicily organizzato in maniera genuina e impeccabile, come solo noi sappiamo fare! Che poi già quest’allure familiare si capisce dall’accoglienza calorosa appena arrivi al MandraShop per prendere ticket, calici e cappello e che poi ritrovi giù in pineta o sù in vigna, a Casa Mandrarossa o semplicemente al parcheggio. Sono davvero bravi a farti sentire “una di casa”,  come se da loro fossi appena andata via e poi ritornata e tutto intorno fosse già a te consueto. E invece è solo la prima volta che ci vai, che li incontri e che gli stringi la mano e gli rubi uno scatto! Che persone meravigliose quelle del MandraStaff!

Solo sorrisi sui volti e sapienza nelle mani delle donne della cucina Mandrarossa che ai banchi di degustazione conservano i segreti di antiche ricette contadine come quella delle busiate fresche!

E quanta emozione vederle recitare una preghierina per la perfetta riuscita dell’impasto delle soffici e zuccherate “sfince”. Un semplice rito tra tradizione popolare e religiosità!
Sarei stata ore ed ore ad osservare la loro maestria e dimestichezza, ma soprattutto il loro essere slow&smile, nonostante la trepidante attesa degli ospiti impazienti di assaporare cibi dal sapore di una volta.

Un percorso all’indietro, una madeleine di Proust per ritornare ai ricordi d’infanzia ad ogni assaggio: pane cunzato, pomodori secchi e olive; ricotta, Vastedda del Belice, primosale e caponata; sarde fresche cotte alla brace; uva e granita. E poi la scoperta… i biscotti di semola di Menfi al finocchietto e pepe!

Ma a farla da padrona i pregiati vini Mandrarossa. Dai briosi Calamossa e Chenin Blanc perfetti come aperitivo, ai monovarietali autoctoni Costadune per ogni palato, passando per i due nuovi nati vini di contrada in purezza Bertolino Soprano e Terre del Sommacco.

Ed ancora gli innovativi Urra di Mare e Timperosse, Bonera e Cava di Serpe. E poi il rosso Cartagho, eccellenza pluripremiata della Casa. Infine, il Caladeitufi una vendemmia tardiva per concludere in dolcezza.

Vini che raccontano di Sicilia, dei suoi pendii sul mare e del profumo dei pini, di rocce, di calcare e di terra rossa. Ma soprattutto di gente vera e appassionata, consapevole delle proprie origini e con un occhio attento al futuro.
Nella giostra del Vineyard Tour io e Maristella ridiamo, assaggiamo e chiacchieriamo tanto, mentre un raggio di sole solletica le nostre guance arrossate e un calice di vino stuzzica l’idea di nuovi progetti. Foto e stories per fermare i momenti più felici di questa esperienza.

Non c’ero mai andata a vendemmiare, né tanto meno vista mare e con in mano un fresco bicchiere di Grillo da sorseggiare alla fine dei filari seduta su una balla di fieno, completamente assorta nel panorama e con in testa mille ricettine da preparare con quella piccola, dolce e rossa uva appena raccolta.

Qui si sta proprio bene, pensavo, qui è tutto così semplice e spontaneo che anche una degustazione tecnica, che già dal nome potrebbe sembrare impegnativa, assume i toni della spensieratezza e della voglia di conoscere ogni minimo particolare che rende un vino Mandrarossa così seducente al palato.
Grazie Roberta per il tuo racconto e per la profonda passione che metti nel fare il tuo lavoro, sei riuscita magicamente a trasformare ogni sorso in un percorso sensoriale anche per non addetti. Da te ho imparato che “il vino non mente, nasconde solo segreti”.

All’ombra dei pini di Casa Mandrarossa non solo questo… anche il MandraChef, per celebrare la perfetta sintonia tra vino e cibo. Sotto un cielo di lampadine vanno in scena due siciliani doc e il sorriso contagioso di Valeria Raciti sfida il barone Andrea Lo Cicero nella preparazione di pasta fresca e ovo ‘ncannulato.

Ricette da gustare così, en plein air, in tavoli social realizzati con le cassette dei vini illustrate da Nancy Rossit. Perché al Vineyard sanno che è importante scegliere con cura ogni dettaglio.

Un festival della convivialità, un weekend “tra mare e vigne”, un tour nella Sicilia autentica e mozzafiato, un immancabile palco sotto le stelle per stare ancora insieme, un ballo e un calice di vino e poi ancora musica per accompagnare a piedi nudi l’estate che volge al termine.

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2 commenti

Anna 14 Settembre 2019 at 20:12

Bellissimo racconto di un affascinante evento che esalta le caratteristiche, i prodotti e le capacità degli abitanti della nostra splendida isola: viene tanta voglia di esserci… chissà l’ anno prossimo! Brava in tutto la mia cara nuora Vera!

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Vera Morreale 14 Settembre 2019 at 20:23

Grazie Anna ❤️

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